Una cosa di cui non riesco proprio a fare a meno in questo periodo dell’anno sono le liste: il best of, i migliori x libri/film/dischi/videogiochi, le year in review, i wrapped o qualsiasi altro nome sia in voga al momento. Davvero, non riesco a smettere di leggerle: anche se poi finiscono tutte con l’assomigliarsi, in fin dei conti.
Quest’anno ho deciso di aggiungere un po’ di rumore e proporre anche la mia versione: in pratica il riepilogo annuale del riepilogo mensile. Tutto chiaro, no?
Fa un po’ ridere perché, come saprà chi segue questa newsletter, la maggior parte dei miei consumi è atemporale: scrivo spesso in ritardo di mesi - se non anni - rispetto al momento in cui le opere sono sulla cresta dell’onda, quindi di roba del 2024 qui ne troverete ben poca. Ma forse è proprio questa la mia cifra stilistica, chi può dirlo?
Scrivo questo riepilogo soprattutto per me stesso, per guardarmi indietro e vedere cosa ho fatto quest’anno, ma magari qualcun altro può trovarci qualche spunto interessante. Ovviamente di molti titoli ho già scritto altrove: metterò tutti i link, per chi vuole approfondire. Inserirò anche qualche numero, per gli amanti delle statistiche. E per finire, in pieno delirio di onnipotenza, assegnerò anche i miei personali premi di fine anno.
Pronti? Cominciamo subito!
⌨️ Cosa ho scritto
Nel 2024 ho portato avanti la scrittura del mio nuovo romanzo d’avventura. Ho cominciato la stesura nell’estate del 2022, ma finora sono stato piuttosto discontinuo (per motivi validissimi, eh). Quest’anno è stato migliore del precedente: tra aprile e maggio mi sono occupato della revisione di quanto già scritto (anche perché non mi ricordavo quasi niente), mentre da settembre a oggi ho ripreso a scrivere in modo abbastanza continuo. Impossibile dire quanto ci vorrà per arrivare alla fine della stesura - cui seguiranno comunque una o più revisioni - ma adesso che sono lanciato ce la metterò tutta per non fermarmi.
Sul fronte delle pubblicazioni, quest’anno ho pubblicato soltanto un racconto, peraltro lungo una sola pagina. Si intitola Orso e Cobra ed è stato pubblicato nell’antologia 365 racconti gialli, thriller e noir edita da Delos Digital. Della genesi del racconto ho scritto a gennaio, mentre dell’antologia in sé ho scritto a ottobre.
Nel frattempo Il mondo finisce all’orizzonte - mio romanzo d’esordio pubblicato a gennaio 2022 per i tipi di Libromania - è andato ufficialmente fuori catalogo (ne ho scritto a novembre).
📖 Cosa ho letto
Nel 2024 ho letto dodici libri, in media uno al mese (a dirla tutta ne ho un altro in lettura al momento, quindi forse alla fine saranno tredici). Era esattamente l’obiettivo che mi ero prefissato su Goodreads (qui il mio profilo), ma era una stima realistica e per questo conservativa.
Leggo poco, troppo poco per essere una persona che ha anche l’ambizione di scrivere: ormai le mie sessioni di lettura si sono ridotte ai tragitti in treno per andare in ufficio. La cosa che mi preoccupa è che anche le persone che mi stanno attorno hanno cominciato a leggere sempre meno; per tacere della maggior parte degli italiani. Visto il ritmo cui procedo, mi sono imposto di non comprare altri libri per smaltire quelli che devo ancora leggere; ma un libro in regalo arriva sempre, e qualche strappo alla regola lo faccio pure io (giusto questo mese ho comprato un Urania prima che sparisse dalle edicole).

Comunque, che anno è stato questo 2024? Tutto sommato un anno così così, senza estremi né verso l’alto né verso il basso.
⭐ Nessun libro si è guadagnato le 5 stelle (nel 2023 erano stati ben due, ma era stata un’annata fortunata). Ben sei libri hanno ottenuto 4 stelle, quattro si sono assestati sulle 3 stelle, e due libri non sono andati oltre le 2 stelle. Nessun libro mi ha irritato a tal punto da ricevere 1 sola stella.
🏆 Il libro che mi è piaciuto di più nel 2024 è… The Terror di Dan Simmons, di cui ho scritto nel dettaglio ad agosto. Attenzione però: come ho scritto già all’epoca, si tratta di un libro particolare che non consiglio a scatola chiusa a tutti. Menzioni speciali per Il gioco di Ender di Orson Scott Card (marzo), Il caso Alaska Sanders di Joël Dicker (aprile) e On Writing. Autobiografia di un mestiere di Stephen King (settembre).
👎 Il libro che mi è piaciuto di meno è… Il profanatore di tesori perduti di Marcello Simoni. Sono frustrato dal fatto che non riesco a trovare un romanzo d’avventura degno di questo nome. Riflessioni più dettagliate le trovate nel numero di giugno.
🫤 La delusione dell’anno è stata senza dubbio Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi, e so che questa è un’opinione impopolare. Gli ho assegnato 3 stelle e ne ho scritto in dettaglio a febbraio.
📽️ Cosa ho visto
Nel 2024 ho visto quindici film, almeno al momento in cui sto inviando questa newsletter; di questi, sei sono rewatch di film che avevo già visto (qui il mio profilo Letterboxd). Se il dato dei libri era deludente, questo è proprio imbarazzante.
L’ho già scritto in passato e lo ripeto ancora: il cinema non mi interessa più come un tempo. I motivi sono vari: meno tempo libero a disposizione e più stanchezza a fine giornata (ma questi sono temi trasversali a tutte le mie passioni); una sbornia di film visti durante la pandemia; una disponibilità di film in streaming tendente all’infinito, che è come non averne nessuno (paradossale che più di una volta mi sono deciso a vedere un film solo perché prossimo alla scadenza); un generale decadimento del panorama cinematografico contemporaneo (sul mio radar non ho film da vedere al cinema per i prossimi mesi); l’emergere di altri interessi che sono più compatibili con il poco tempo che ho a disposizione (vedi alla voce: videogiochi). Il sunto è che quest’anno, come anche nel precedente, poche volte mi è venuta voglia di vedere un film.
(Stesso discorso per le serie tv, con la differenza che io alle serie non mi sono mai appassionato. Anche se nel 2024 ne ho viste ben due: Hanno ucciso l’uomo ragno, che senza troppe sorprese mi è piaciuta tantissimo; e la quarta stagione de L’amica geniale, che sarà oggetto di un approfondimento nel numero di dicembre.)
Comunque, per tirare le somme del 2024 cinematografico:
⭐ Come media voto non mi posso lamentare. Il voto più basso che ho assegnato è 2,5 (se lo sono beccato due film), mentre dal lato opposto c’è un film con 4,5 e tre con 4 stelle. Abbondano i film medi - quelli da 3 o 3,5 - che poi sono sempre la maggior parte.
🏆 Il film più bello che ho visto quest’anno è… Past Lives di Celine Song. Si tratta di un vero capolavoro, uno di quei film che ormai mi capita raramente di incontrare; ne ho scritto nel dettaglio a settembre. Menzione d’onore per Babylon di Damien Chazelle, un film che a mio parere avrebbe meritato più fortuna (visto a gennaio).
👎 Il film peggiore è stato a mani basse… Il gladiatore II di Ridley Scott - che curiosamente è uno dei soli tre film usciti quest’anno presenti in lista. È come sparare sulla croce rossa, ma se volete leggere il mio pensiero completo lo trovate sul numero di novembre.
🎬 Pensieri random. Categoria “cult anni ‘80 che ho recuperato quest’anno”: Breakfast Club di John Hughes (mamma mia come è invecchiato male) e Il grande freddo di Lawrence Kasdan (questo qui meglio, ma un po’ troppo pesante da vedere il sabato sera). Sto poi vedendo (o rivedendo) parecchi film d’animazione insieme a mio figlio: se di Inside Out 2 ho scritto in abbondanza a ottobre, devo dire che non mi ricordavo che La sirenetta fosse così bello e memorabile nelle sue parti musical (per ora del Rinascimento Disney abbiamo visto solo questo, ma non vedo l’ora di rivisitare i film della mia infanzia con lo sguardo dell’adulto).
🎵 Cosa ho ascoltato
Nel suo piccolo, la rubrica “Ascolti” è quella su cui ho ricevuto più feedback positivi - questa cosa fa ridere ma fa anche riflettere. Si tratta anche dell’unica categoria in cui ci sono solamente titoli usciti nel 2024.
A riscorrere oggi la lista delle canzoni che ho consigliato nel corso dell’anno, saltano agli occhi infatuazioni temporanee (i La Sad a febbraio sull’onda lunga di Sanremo, i Gaslight Anthem a marzo) e pezzi che invece ho ascoltato e riascoltato (i Pearl Jam a giugno, i Fontaines D.C a luglio).
In questa sede, comunque, eleggo mia canzone del 2024 Bright Lights dei The Killers (agosto) per il modo in cui, anche a distanza di mesi, alzo il volume al massimo quando passa per radio.
🕹️ Cosa ho giocato
Ricorderemo il 2024 come l’anno in cui sono tornato a videogiocare? Solo il tempo ce lo saprà dire. Quel che è certo è che a maggio ho inaugurato la rubrica “Backlog”, spiegando come e perché mi sono prima allontanato e poi riavvicinato al medium. A settembre poi ho comprato una Steam Deck, occasione per scrivere qualche altro centinaio di parole sul tema, e vero momento spartiacque.
Trattandosi di una (rinnovata) passione recente, nel 2024 ho giocato e portato a termine soltanto sette titoli (qui il mio profilo Backloggd). Come ho già spiegato altrove, per il momento mi sto concentrando sul recupero di vari titoli vecchi di quindici anni o più: sento infatti che, prima di approcciare i giochi più recenti, devo colmare alcune lacune. Si tratta di una prospettiva storica che mi sta aiutando a trovare un senso nel backlog sconfinato che ho accumulato, e che mi aiuta anche a calare ogni titolo nel contesto migliore.
Detto questo, assegno comunque il mio personale Game of the Year ad Half-Life. Che è un gioco del 1998. A posto così. (L’ho analizzato nel dettaglio a novembre).
Si chiude qui questo numero speciale della newsletter. Il prossimo, dedicato al mese di dicembre, arriverà a un certo punto tra Natale e Capodanno. Ciao!