Bentornati a Il riepilogo mensile!
C'erano una volta le estati della mia infanzia e adolescenza, in cui avevo una quantità di tempo libero francamente imbarazzante. In quegli anni riempivo le giornate andando al mare e passando un sacco di tempo all'aria aperta, ma anche dedicandomi a edificanti attività culturali fondamentali per la mia formazione: tipo leggere libri, vedere film o giocare ai videogiochi. Alcuni momenti di quel periodo si sono cristallizzati nella mia testa e non ne vogliono sapere di andare via: penso alle letture sul letto dopo pranzo (stato dell'anima cui dedicai un intero post in un vecchio blog), ai pomeriggi passati a giocare alla PlayStation, ai film in seconda visione al multisala. Tutti momenti ben ancorati nel passato, e destinati a rimanerci, come è giusto che sia.
Questo sproloquio iniziale è per dire che, no, non c'è più il tempo libero di una volta. E di conseguenza i miei consumi mediatici - già non eccezionali - nel periodo estivo si riducono al lumicino. Questo mese (e forse anche il prossimo) arriva quindi un post più breve, in cui ancora una volta partiamo da un viaggio che ho fatto. Buona lettura!
🗺️ Esplorazioni
Una rubrica in cui parlo dei posti dove sono andato, in Italia e nel mondo.
Per moltissimi anni d'estate ho viaggiato poco, e quando lo facevo non andavo al mare. Questo perché sono cresciuto in una località balneare, dove tuttora passo gran parte del periodo estivo: era quindi logico da diversi punti di vista - a partire da quello logistico ed economico - andare lì, dove peraltro il mare è decisamente bello. Per anni, quindi, sono stato condannato a bagnarmi nello stesso mare (sì, lo so, esistono condanne peggiori).
Tuttavia, con l'allargamento della famiglia e l'arrivo di due bimbi, da qualche anno le esigenze sono cambiate, portandomi a considerare mete che in passato non avrei mai nemmeno preso in rassegna. E così, questo mese, io e la mia famiglia abbiamo trascorso una settimana a San Benedetto del Tronto, sulla costa marchigiana. C'è un tempo e un luogo per ogni cosa nella vita, e questo è decisamente il momento di andare alla ricerca di sistemazioni comode e a misura di passeggino, vicino a un mare che più basso non si può.
Per me si è trattato di una doppia prima volta. Innanzitutto, non ero mai stato sulla costa adriatica (intendo al mare, d'estate). Come prevedibile, sono rimasto impressionato dal numero di strutture ricettive e dalla mentalità turistico-imprenditoriale che traspare in ogni cosa, per non parlare della professionalità del personale di hotel e ristoranti o del numero di eventi proposti ogni sera. Niente di cui non fossi già a conoscenza, ma vedere tutto ciò con i miei occhi - e viverlo per una settimana intera - ha rappresentato per me un'esperienza inedita e molto istruttiva, di cui bisognerebbe fare tesoro (anche se immagino che, come sempre, dietro le facciate scintillanti degli hotel in fila sul lungomare ci siano molte ombre).
L'altra prima volta ha riguardato le Marche: non ero infatti mai stato in questa regione, e l'impatto è stato più che positivo, tanto che spero di poter visitare presto il resto del suo territorio. Tutto ciò mi ha spinto a riflettere su quante e quali sono le regioni italiane in cui non sono mai stato: quelle, cioè, in cui magari sono transitato, ma senza fermarmi a visitare città o altre località degne di nota. La risposta la troverete in fondo al post.
Comunque, al di là dell'aspetto balneare della faccenda, questo viaggio è stato utile per scoprire un po' il piceno. Muovendoci dalla costa verso l'entroterra, c'è un aspetto che ci ha colpito molto: si passa subito dalla costa alle colline, senza alcuna zona cuscinetto. In meno di dieci chilometri si passa dal mare a stradine ripide in cui a malapena ci passa una macchina (grazie Google Maps per portarci sempre sui percorsi migliori!), fino a percorrere la cresta di colline da cui si dominano le valli circostanti. La zona è votata alla coltivazione degli ulivi e delle vigne, pressoché onnipresenti anche sui versanti più scoscesi; di conseguenza, è anche pieno di cantine vinicole che propongono degustazioni di vario tipo (questa è un'informazione di servizio, essendo io notoriamente astemio).
Partendo da San Benedetto del Tronto, muovendoci in un raggio coperto al massimo in mezz'ora di auto abbiamo visitato diversi luoghi degni di nota. Il primo è stato Offida, piccolo borgo famoso per l'artigianato del merletto. Il centro si sviluppa tutto lungo la propria via principale, per culminare poi in uno sperone roccioso su cui sorge l'imponente Chiesa di Santa Maria della Rocca, in stile gotico-romanico.
Abbiamo poi fatto tappa ad Ascoli Piceno, dove abbiamo visitato il bellissimo centro storico, quasi tutto chiuso al traffico. Si respira una bella atmosfera tra le ampie piazze pedonali e i vicoli che le collegano. Ma, soprattutto, visitare questa città è stata la scusa perfetta per un cartoccio da passeggio di olive ascolane e crema fritta (quest'ultima è una prelibatezza locale che non mangiavo da vent'anni).
Percorrendo la costa verso nord, abbiamo visitato Grottammare, città che costituisce un unico centro urbano con San Benedetto del Tronto. Il borgo antico vale una visita: costruito su una collina, domina la città bassa e l'intero litorale verso sud. Mi ha colpito l'abbondanza di ristoranti in un posto così piccolo: ogni piazza, slargo o terrazza panoramica è occupato da tavoli all'aperto, tant'è che non ho foto senza di essi. In un certo senso, rispetto ai borghi dell'entroterra, qui ho avvertito di più la pressione turistica.
L'ultima località che abbiamo visitato è stata anche quella che ci è piaciuta di più: Ripatransone, sulle colline nell'immediato entroterra di Grottammare. In questo borgo si respira un gran fervore culturale, tra studi artistici, concerti diffusi ed eventi di ogni tipo, il tutto in un centro storico tenuto benissimo e dalla caratteristica forma oblunga, da cui si può spaziare dal mare al Gran Sasso - nei giorni di eccezionale visibilità. Ma il motivo per cui questo comune è conosciuto è ben più prosaico. Si trova qui, infatti, il vicolo più stretto d'Italia: 43 cm, che diventano 38 all'altezza delle spalle. Altri comuni italiani hanno provato a contestare questo record proponendo i propri campioni di strettezza, ma l'ufficialità di questo primato spetta proprio a Ripatransone (e sì, ovviamente l'ho attraversato).
In generale, la zona ci è piaciuta molto e, litorale a parte, può essere visitata in tutte le stagioni. C'erano diversi turisti stranieri, anche nei borghi più piccoli, ma l'impressione è che sia ancora un territorio un po' fuori dal turismo di massa (di nuovo, non mi riferisco alla riviera, che sicuramente è ben conosciuta).
🎵 Ascolti
Una rubrica in cui parlo di musica senza avere alcuna competenza.
La canzone del mese è stata senza dubbio Favourite dei Fontaines D.C.
Era un po' di tempo che sentivo nominare questo gruppo irlandese, che dal suo esordio nel 2017 ha rapidamento scalato le classifiche del mondo anglosassone. Non mi era mai capitato di ascoltarli, e una congiunzione astrale perfetta ha fatto sì che il mio primo impatto con la loro musica fosse proprio questa Favourite: un pezzo ipnotico, molto nelle mie corde, che mi ha preso già dai primi accordi e si candida seriamente a diventare la mia canzone dell'estate 2024 (sbaragliando l'agguerritissima concorrenza delle canzoni per bambini che ascolto con i miei figli).
Ho provato ad ascoltare altro dei Fontaines D.C., ma le loro sonorità post-punk sono abbastanza distanti dai miei gusti. Questo pezzo mi sembra fare un po' eccezione nella loro produzione (o forse è l'inizio di una nuova fase, non saprei).
🔗 Link
Una raccolta dei migliori articoli in cui mi sono imbattuto in giro per il web questo mese.
Ho già ribadito diverse volte quanto io sia affascinato dai pionieri dello sviluppo software, in particolare per quanto riguarda i videogiochi. Qualche giorno fa mi è capitata sotto gli occhi questa bella intervista a Noah Falstein a cura di Andrea Maderna, per Final Round. Quello di Falstein è un nome che dice poco anche a molti appassionati di videogiochi, ma nei primi anni '90 ebbe un ruolo di primo piano nella produzione di diverse avventure grafiche della Lucasfilm/LucasArts. L'intervista è molto interessante proprio perché restituisce l'atmosfera di quegli anni, caratterizzati da una libertà creativa forse irripetibile, e riassunti in queste regole auree stabilite da George Lucas in persona: "Restate piccoli, siate i migliori e non sprecate soldi".
Bene, siamo al giro di boa dell'estate. Io vi saluto con la risposta che tanto bramavate.
Quindi, quante e quali sono le regioni italiane in cui non sono mai stato? Se la memoria non mi inganna sono solo tre: Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia e Basilicata. Delle tre, sono sicuramente transitato attraverso Basilicata (sulla via per la Sicilia) e Friuli Venezia Giulia (sulla via per l'Austria), mentre credo di non aver nemmeno mai varcato i confini della Valle d'Aosta. Toccherà rimediare, prima o poi.
Ho recuperato solo ora questa vecchia puntata, che ha risvegliato il ricordo di una vacanza fatta a diciannove anni a San Benedetto del Tronto. Ci sono arrivato in treno e la prima cosa che ho visto è stata la facciata dello Stadio Riviera delle Palme, con questa scritta gigante sulla curva IL TEMPIO DEL TIFO. È stata la cosa più bella di quella vacanza.
Come si sono trovati i tuoi figli con questa tipologia di vacanza itinerante? Grazie!